Passaggio 4

Scritto il 01 Luglio 2013

Complice il silenzio

Complice il silenzio è un volume che nasce come risultato del comune percorso  di studio e di ricerca del gruppo Elle.P costituito da tecnici dell’età evolutiva facenti riferimento all’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile (U.O.NPI) della AUSL Roma H4, da operatori del privato sociale locale e da esperti esterni.

In <> (Fargnoli, Prefazione) il libro affronta una delle forme più inquietanti  della violenza: l’abuso sessuale verso i minori .

Il tema, anche se viene affrontato sempre più frequentemente dai mezzi di informazione e dalla letteratura scientifica, rimane un fenomeno complesso e particolarmente abietto, faticoso da comprendere che va a toccare aspetti inaccettabili e drammatici dell’essere umano. Inoltre esiste ancora la tendenza ad occultare la verità della violenza e sono ancora troppi i maltrattamenti e gli abusi sessuali sui minori che non giungono all'attenzione dei servizi sociali e delle autorità competenti.

Complice il silenzio analizza l’argomento in modo ampio ed articolato sollecitando una riflessione in ambiti disciplinari diversi ed in una prospettiva di pratica applicazione.

 

Il libro è strutturato in due sezioni.

Nella prima - Abusi, abusanti, abusati in una strategia di rete integrata - vengono proposti apporti che rientrano nel paradigma teorico e di ricerca della violenza sui minori, toccando anche aspetti normativi, scenari recenti e fenomenologici comportamentali dell’abuso sessuale. Il tutto è inserito in un quadro di strategie di rete integrata che offre al lettore il ricco bagaglio di formazione e di studio condotti negli ultimi anni dal gruppo del Litorale Pontino.

Nella seconda sezione, - Uno sguardo alle buone prassi - vengono sviluppate proposte di intervento, modalità di azione, esperienze di pratica clinica di chi partecipa direttamente sul campo ai problemi che investono i bambini abusati.

E’ la parte  del volume in cui ci si sente coinvolgere in un viaggio del dolore a cominciare dalla storia della Casa Famiglia “Chiara e Francesco” nata dall’impegno dei fondatori allo scopo di tutelare e proteggere il minore, garantire un contesto di vita caratterizzato da un clima di disponibilità e costruito come un ambiente a tutela dei diritti dei bambini per soddisfare i loro bisogni di crescita e identità. Ciò avviene attraverso il supporto di figure adulte, capaci di sviluppare relazioni significative, sollecitare fiducia, contenimento e supporto per poi accompagnare i ragazzi a progettare e realizzare il proprio futuro oltre la comunità.

 

L’attenzione che circonda il bambino abusato in questo libro,  si percepisce in ogni singolo capitolo.

In particolare colpiscono le pagine in cui  viene descritta la “stanza della quiete”.

E’ previsto dalla legislatura che nel percorso di accertamento dell’abuso avvengano delle audizioni. La normativa individua un ambiente definito “protetto”, ma al contrario questi luoghi si presentano molto spesso inadeguati e inquietanti. Ecco quindi la creazione di spazi <> ( Miletto e Fucci, pag 322).

La  descrizione della “stanza della quiete”, costruita all’interno dell’ambulatorio di neuropsichiatria  di Pomezia, fa visualizzare al lettore un clima caldo, ospitale, strutturato a misura di bambino. La cura dell’arredamento verso una serie di aspetti originali e innovativi, da seguire pagina dopo pagina, è tutta tesa ad infondere tranquillità. <> (Miletto e Fucci, pag 329)

 

In un altro capitolo notevolmente interessante curato dalla dottoressa Valente, viene descritta la drammaticità della ricostruzione di esperienze di abuso. Si tratta del racconto delle diverse strade che può percorrere l’evento traumatico per riaffiorare alla superficie. <> (Valente, pag 361).

 

Ed è forse questo l’assunto di base su cui poggia il lavoro del gruppo Elle.P: è solo disvelando la cortina dell’omertà e del segreto che si può riuscire a superare la sofferenza, rielaborando il proprio passato, per dargli un senso, per mettere ordine nei propri ricordi, per guardare al futuro in modo diverso.

Nel testo, oltre alle parti citate, ogni autore merita un’attenzione specifica in quanto offre stimoli e spunti propositivi per realizzare interventi che possano incidere in termini di efficacia ed efficienza in un’ottica di intervento globale della rete dei servizi.

Complice il silenzio è da suggerire a tutti coloro (medici, neuropsichiatri, psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, educatori…) che nell’ambito della loro professione entrano o possono entrare in contatto con l’oscura realtà che avvolge il bambino abusato. Il libro permette di individuare strategie di aiuto e di sostegno, contrastare, prevenire il fenomeno della violenza sui minori al fine di condurre la nostra società ad una matura e responsabile protezione dell’infanzia.

 

 

 

 

 


Commenti

roberto miletto Ha scritto 08 Luglio 2013 alle ore 19:44:55

Mi piace sottolineare che il gruppo di ricerca EllePi, che non è musicale e dunque non ha nulla a che fare con il vecchio vinile, ma è l'acronimo di Litorale Pontino dalla provenienza degli studiosi e dei ricercatori che lo compongono, rappresenta un gruppo operativo integrato. Un insieme di tecnici di diversa formazione e professionalità che si sono ritrovati sull'idea di proporre le proprie prassi: con la convinzione che siano sostanzialmente delle Buone Prassi. L'auspicio di fondo è di offrire a chi opera nel Territorio, da Trieste a Trapani, qualche spunto buono per costruire altre Buone Prassi, congrue con la realtà in cui si vive ed opera.


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